“Modàfferi” Al Museo Lombroso

Sabato 25 Marzo ore 18.00 e ore 21.00

Aula Magna di Anatomia – C.so Massimo D’Azeglio 52

Spettacolo di “teatro da tavolo” Modàfferi

Per partecipare prenotati al seguente link:

Prenota spettacolo 25 Marzo (https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSexwWCuxoU9h3vQUK1_NOfFJHOIgmJlbJexgWnMunJiqFQ46g/closedform)

La rappresentazione di Modàfferi in collaborazione con il Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso aiuta a reinfondere umanità ai reperti presenti nelle collezioni. il racconto di Modàfferi infatti spinge a chiederci chi fossero i possessori degli oggetti in mostra, quali fossero le loro storie e come hanno affrontato la loro carcerazione.

Al termine dello spettacolo sarà possibile per gli spettatori che lo desiderano visitare gli spazi del Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso.

Lo spettacolo scritto e interpretato da Claudio Montagna è un’opera intima che stimola un forte moto di empatia verso i protagonisti. Il dialogo tra Modàfferi, un detenuto dalle profonde contraddizioni e Michele Carlesi, un registra che cerca la fonte autentica del teatro all’interno del carcere, spinge il pubblico a confrontarsi con un’umanità fragile e complessa.

L’autore, che da trent’anni organizza corsi e rappresentazioni teatrali all’interno del carcere, per questo racconto ha preso spunto dalle poesie e dai discorsi avvenuti nel corso degli anni con uno dei partecipanti di questi laboratori.

Modàfferi a vent’anni fu condannato a trenta di prigione.

Per cominciare, sei mesi di isolamento, e lesse Pascal, Aristotele e Sant’Agostino. Dei suoi reati scrisse poesie, le pubblicò. Si mise a fare teatro.

Ma aveva scontato dieci anni e ne aveva abbastanza.

Lo spettacolo si inserisce nelle attività culturali di raccolta fondi e sensibilizzazione sulle tematiche carcerarie promosse dal nostro Fondo.

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